Una dei 120 componenti dell’equipe formative territoriali ci racconta la sua esperienza, durante e dopo il lockdown i suoi progetti e le sue riflessioni ripensando all’emergenza continuando ad insegnare facendo ognuno la propria parte.
Un vero e proprio “pronto intervento” concretizzato mettendo a disposizione tutte le nostre competenze e la precisa volontà di dare il nostro contributo, in un momento così difficile. Così tutti noi membri delle Equipe Formative Territoriali abbiamo fatto come il colibrì nella favola africana, che rispondeva “faccio la mia parte” a chi gli chiedeva cosa si illudesse di fare, versando sull’enorme incendio divampato nella foresta, quella piccola goccia d’acqua che portava nel becco.
Con lo stesso spirito, voglio raccontare alcune di queste gocce d’acqua che, insieme ai miei colleghi dell’Equipe Lazio, ho cercato di versare sull’incendio divampato nella scuola.
“Sono al posto giusto, al momento giusto”, mi sono detta quando ho capito che avremmo dovuto affrontare quello che il sociologo De Masi ha definito “il più grande insegnamento sul futuro che l’umanità potesse avere”.Siamo 120 docenti esperti ed appassionati di innovazione didattica, a disposizione di tutte le scuole della propria regione – nel mio caso, il Lazio – per garantire la diffusione del Piano Nazionale Scuola Digitale; con il coordinamento degli Uffici Scolastici Regionali, il nostro compito è quello di assicurare supporto e accompagnamento per tutto ciò che riguarda la sfida dell’innovazione scolastica in merito a percorsi formativi, ambienti digitali, sperimentazione di metodologie e di modelli organizzativi.