Ultimissime notizie
Superbonus 110.
È finita?
Il Superbonus non è più applicabile?
Per i privati o le abitazioni lo scenario previsto per ora è il seguente.
Dall’ultimo report ENEA al 31 maggio 2022 le asseverazioni apportate prevedono una detrazione a fine lavori, superiori alla somma stanziata dal governo per il Superbonus, 33,7 miliardi a fronte dei 33,3 previsti.
Questa notizia emessa sul sito ufficiale dell’Enea ha allarmato tutti i richiedenti del Superbonus e gli aderenti all’iniziativa.
Ma è davvero così allarmante?
In realtà i report Enea riguardano solo gli interventi Super Eco Bonus è solo delle asseverazioni già trasmesse:
- Non comprendendo , per cui, tutti quei lavori per i quali le asseverazioni non sono ancora state trasmesse o quel lavori che stanno iniziando ora.
- Non prendono in considerazione il Sisma Bonus.
Ovviamente si spera che tutto riesca a tornare nella norma.
Per quanto riguarda le imprese
Da qualche mese, gli imprenditori sì sono dovuti confrontare con delle grandi difficoltà relative al fatto che le banche, nonostante gli imprenditori avessero già versato una somma per l’inizio dei lavori, hanno iniziato a non ricevere più i crediti, in quanto il governo Draghi ha posto vari, troppi limiti, tali da bloccare le procedure bancarie e burocratiche.
Vero è che negli ultimi mesi vi è una grande incertezza sul futuro del Superbonus, tra l’esaurimento delle risorse stanziate dal governo e il presidente del Consiglio Draghi che non ha mai gradito particolarmente la misura così come è costruita al momento.
Tuttavia, il problema sarà capire cosa succederà ai cittadini e le imprese che hanno già iniziato lavori edili senza però completarli e a chi ha già fatto richiesta per ottenere i fondI.
Ciò che tutti vogliamo sapere, è succede adesso a chi ha già richiesto i fondi per effettuare lavori edili nell’ambito del Superbonus.
lo sforamento dei fondi non dovrebbe essere un problema in questa fase, almeno per la prosecuzione delle attività già in corso spiega in una intervista al Corriere della Sera commercialista Christian Dominici.
“Il credito arrivato nelle casse delle banche, è del tutto esegibile e lo sarà per tutti i crediti ceduti prima di uno stop formale a nuovi fondi”.
Ma la nota dolente dice Dominici non tarda ad arrivare, “Tuttavia, a partire dal 1° luglio 2022, i crediti per i consumatori finali saranno “svalutati”, col risultato che chi cede ad esempio un credito da 100 euro se ne vedrà rimborsare meno di 90”.
La motivazione, continua Dominici, “è presente nel fatto che, gli operatori sul mercato sono tenuti a rispettare un cosiddetto “vincolo di compensazione” che li obbliga ad avere crediti fiscali, come quelli edilizi, non superiori al livello di imposte e contributi versati dalla propria banca”.
Non ci resta che sperare che migliori la situazione è che si possa continuare ad usufruire del Superbonus, ma con parsimonia.
A tal proposito, voglio concludere il mio articolo con le sagge parole dette giorni fa da Federico Freni sottosegretario di Stato al Ministero dell’economia e delle finanze nel governo Draghi, nominato dal Consiglio dei Ministri il 23 settembre, in un’intervista a Il Messaggero, in cui egli stesso sottolinea come “quello dei crediti fiscali nell’edilizia è un tema che sta assumendo dimensioni preoccupanti”. Per questo, secondo Freni, sarebbe “necessario un intervento definitivo che consenta di superare una volta per tutte le criticità registrate dalle imprese e, al contempo, di evitare i fenomeni elusivi che hanno caratterizzato il passato”
Articolo scritto da Linda Sannino